un magnifico scenario invernale |
l'invernale del plan de l'aiguille nella luce fioca del tardo pomeriggio |
in vista del diedrone famoso |
non si suda oggi e il piuminazzo fa comodo |
un momento sognato da anni |
la fessura c'è.. perchè non farcirla di friend? |
Da alle prese col secondo tiro del diedro in condizioni ottime |
il tiro che precede il passaggio ah ah |
il tiro ah ah tutto in polistirene! |
i tiri che portano verso la congiunzione con la Rebuffat |
Davide sul diedro di A2. M5/6 nelle condi attuali |
recupero Davide nell'ultimo canalino |
In coppa |
Quando muovevo i miei primi passi su ghiaccio nel 2012, vedevo su gulliver la scia di ripetizioni di Beyond e sembrava una via irraggiungibile.
Nel 2013 ho salito la Rebuffat Terray ed era la mia prima goulotte nel gruppo del Bianco. Non è esattamente una goulotte d'iniziazione ma avevo già fatto cascate impegnative e con Giovanni eravamo dei boiler. Arrivati venerdì notte a Chamonix gasatissimi, avevamo trovato un locale dove bere e fare casino.
Il giorno dopo eravamo saliti all'invernale del Plan de l'Aiguille, intasato di gente e avevamo dormito in 5 letti in 9 con un gruppone di bergamaschi simpaticissimi.
Incastrati nostro malgrado come sardine, avevamo passato la notte in un'atmosfera rozza e goliardica .
Il giorno dopo si era trovato il giusto lungo su questa bellissima goulotte tra passaggi di misto, poche protezioni e una discesa in doppia al buio. Come degna conclusione il solito temibile rientro a notte fonda in Liguria per lavorare il lunedì.
Negli anni ho sempre seguito Beyond ma non sono mai riuscito a combinare.
Finalmente quest'anno impegni, socio e condizioni si incastrano e si parte.
Ci sono un po' di incognite tra la nevicata recente, il non prendere le picche in mano da tempo immemore e l'aver fatto come massima espressione aerobica negli ultimi mesi l'avvicinamento da Finalborgo a Montesordo..
Per Davide è la prima uscita in montagna dopo un brutto infortunio al ginocchio.
Con una bella ragliata saliamo al rifugio del Plan direttamente da Chamonix e becchiamo un bel tratto da tracciare. Nella mia vaga sociopatia temo sempre di incontrare orde di gente su queste salite blasonate ma al rifugio ci siamo solo noi.
La luna si staglia sopra le affilate Aiguilles des Chamonix e illumina a giorno i pendii nevosi nell'aria gelida della notte. Chamonix invece è immersa in una densa foschia, colorata dalle luci dei lampioni.
Al rifugio si sta benone e riusciamo a farci un bella dormita. Verso le 4 si parte. La traccia di ciaspole che porta all'attacco non sempre ci sostiene a piedi e va spesso e volentieri "ribadita". Ne esce un grandissimo culo ma in qualche modo arriviamo all'attacco.
Parto sul primo tiro per una goulotte abbastanza ripida e un paio di passaggini di misto mi danno la sveglia. Si prosegue poi per due tiri più facilmente su goulotte e nevai poco ripidi.
Davide sale un bel tiro arrivando a sostare alla base del diedro famoso e fotografatissimo. Sul finale l'assottigliamento del placage gli regala due grattate sulla roccia e un'emozione!
Il diedro sembra bello difficile con poco ghiaccio e la fessura piena di neve.
Parto con circospezione ma riesco a muovermi bene sul ghiaccio sottile e la fessura è troppo bella per non riempirla spudoratamente di friend. Così mi ritrovo in breve in sosta dopo aver salito in libera questo tiro stupendo che sognavo da anni.
Davide prosegue sul secondo tiro del diedrone noto per la scarsa proteggibilità. Alla fine il polistirene è ottimo e la scalata non difficile. Un po' scala, un pò si lamenta del materiale che abbiamo ma alla fine arriva in sosta elegante e incolume e ci ficca pure 7-8 protezioni tra i chiodi in loco e alcuni friend.
Prosegue sul tiro che porta al passaggio ah ah in condizioni eccezionali con solo un brevissimo passo su ghiaccio sottile. Io continuo sul passaggio ah ah con trenta metri da urlo tutti su alpine ice pornografico. Proseguo per 4 tiri scorrevoli e pieni di ottima neve dura dove riusciamo a viaggiare rapidamente.
Ci troviamo così alla base dell'uscita originale. Siamo gasatissimi per questa giornata fantastica che stiamo vivendo, soli su questa via magnifica. Le condizioni del diedro di A2 sembrano davvero eccezionali e vale la pena provare. Davide ha già salito Beyond 3 anni fa ma si era calato da qui. Vuole chiudere il cerchio e parte per il tiro.
Anche qui si lamenta, mugugna ma sale solido in libera il delicato placage. Le difficoltà non sono estreme e ci si protegge piuttosto bene.
Il tiro col teschio e i "loose blocks" nella relazione originale di Twight tocca me, da buon ravanone.
In realtà si tratta solo di un passetto delicato verso dx su neve inconsistente tenendo delle lame abbastanza solide (basta non farle scoppiare mettendoci dei friend dentro) per poi fare un runout su buon placage. Un ultimo canale nevoso e sono alla sosta finale.
Non sembra vero. Sono le 15.30 e siamo soli in cima a questa via che sogniamo da anni. La vista spazia sulle Aiguilles innevate e tinte di ocra nel sole tenue di questo pomeriggio invernale.
Le calate filano lisce a parte uno spindrift sostanzioso sulle ultime, che ci fa vivere un minimo di lotta con l'alpe. Scendiamo il conoide scivolando sul culo e confidiamo in un rapido rientro grazie alla traccia dell'andata. In realtà il vento ha cancellato buona parte della traccia e sta rimaneggiando la neve creando anche qualche piccolo accumulo. Ci troviamo così a ravanare alla grande, sfondando spesso fino a mezza coscia con sommo gaudio.
La mia profezia del "tra un' oretta siamo al rifugio" si rivela un po' ottimistica e ci troviamo a fare una ritirata di Russia per tornare al Plan.
In qualche modo raggiungiamo l'agognato rifugio verso le 20.00 .
Ci sono un po' di cordate, tra cui qualche amico che faranno la via domani. Fondiamo un po' di neve e Davide fa un all in delle proviste residue mischiando taralli, parmigiano, caprino ghiacciato, ghiaia, cioccolato, frutta secca, raudi e pezzi di ghiaccio. Trangugiato il tutto ci cacciamo subito a letto.
C'è un tipo che russa facendo vibrare le travi del rifugio ma nonostante tutto dormiamo alla grande, tritati e soddisfatti. Il giorno dopo rientriamo con calma e ci concediamo un meraviglioso panino e birrone al Poco Loco.
Rimane la gratitudine di aver vissuto una giornata perfetta su questa via in condizioni super, senza casino e con un caro amico che ritorna dopo mesi a fare ciò che gli piace.
NOTE TECNICHE:
ACCESSO:
L'accesso migliore al rifugio è dal parcheggio del tunnel.
L'invernale del plan offre un dormitorio da10 posti letto e altrettante coperte e un comodo locale con panche e tavoli dove mangiare. No luce.
Dall'invernale del plan all'attacco 1h30-2h30 in base alle condizioni e alla traccia.
L'avvicinamento percorre vari pendii potenzialmente valanghivi per cui valutare bene la stabilità del manto nevoso.
La Rebuffat attacca aggirando a sx una costola rocciosa in cima al pendio (a volte salita direttamente se in buone condizioni). Beyond è l'evidente goulotte a dx.
NOTE:
Via che non ha bisogno di presentazioni aperta nel 1992 da Mark Twight e Andy Parkin. L'apertura avvenne in condizioni secchissime, ben diverse da quelle in cui viene normalmente ripetuta e la via fu valutata ABO. Negli anni la via si è formata molto meglio, venendo ripetuta più volte e la valutazione è stata rivista verso l'ED.
Le lunghezze finali sono molto raramente fornite di ghiaccio e vengono il più delle volte evitate sulla Rebuffat.
Soste tutte presenti su chiodi/ nut/ spuntoni tutte cordonate, sempre da verificare.
MATERIALE:
NDA, corde da 60m, friend 000-3 doppi da 0,3 a 0,75, 4 viti, 2-3 chiodi da roccia e cordini da abbandono se fosse necessario rinforzare delle soste di calata
DESCRIZIONE DEI TIRI (condizioni del 12/12/24)
L1 goulotte con passi a 80° e possibile misto (M3/4). Sosta su chiodi. 55m
L2 aggirare a dx su neve un tratto roccioso e proseguire su pendii nevosi e goulotte fino alla sosta.
L3 salire un pendio nevoso e obliquare a sx su placche ghiacciate fino alla sosta sulla sx.
L4 80° Salire il nastro ghiacciato ripido (viti corte, 1 spit) fino a sostare a dx scomodamente alla base del tiro del diedro.
L5 Lungo il diedro su ghiaccio sottile e passi in dry. Fessura ottima dx per friend. Molto duro in libera se secco ma fattibile in artificiale. Sosta a dx su spit e chiodo. 25m M5/6
L6 Diedro ghiacciato bellissimo 80° e passi a 90°. 3 chiodi in partenza e uno verso la fine. Possibilità per friend. 50m
L7 goulotte e passaggio verso dx su ghiaccio fine. 2 chiodi 25m
L8 tiro del passaggio ah ah. Muro di ghiaccio sempre più ripido fino a diventare verticale. Proteggibile a tratti con viti. Se secco misto delicato ma proteggibile. 30m
L9-10-11 Goulotte e canalini sui 60-70°. Normalmente presentano dei passi di misto .
L12 con un traverso a sx si raggiunge la goulotte della Rebuffat che si segue per 15m circa per poi traversare a dx raggiungendo il diedro dell'uscita originale di Beyond. Sosta alla base del diedro. 40m
L13 Si sale il diedro fessurato su esile placage. Ci si protegge abbastanza bene nella fessura a dx nonostante la roccia non perfetta. In seguito il placage diventa più consistente e si raggiunge la sosta su chiodi, da rinforzare con friend. 55m M5/6
L14 Si sale verso sx raggiungendo dei blocchi fessurati di grandi dimensioni. NON proteggersi nei blocchi stessi ma poco prima con dei friend micro in una fessurina solida. Con un passo delicato verso dx si abbandona la fessura e si sale su un placage ripido fino a raggiungere un canale nevoso. Si supera una prima sosta e si raggiunge la sosta finale ( da rinforzare con friend). 50m M4/+
Questi due tiri sono in condizioni eccezionali e normalmente risultano molto più complessi e impegnativi. La via stessa in queste condizioni risulta più semplice delle condizioni standard pur richiedendo una buona dimestichezza con questo tipo di scalata e presentando comunque dei runout importanti.
DISCESA:
Con 2 calate si scende l'uscita originale (soste da controllare!). In seguito ci si cala generalmente sulla Rebuffat. Soste attrezzate da verificare, generalmente con cordini nuovi e maglie rapide. Meglio non saltare le soste o in alcuni casi si rischia di non arrivare. Sul finale ci si cala verso sx faccia a valle lungo l'attacco diretto della Rebuffat (ultime 2 calate).