SNOWBOARD E EIWA (PARTE ALTA) AL PORDOI 27-28 dicembre 2023 (con RELAZIONI)

 


 




INFO TECNICHE SNOWBOARD

200m WI4+ M5 

Materiale: Nda, 10 viti di cui alcune corte, friend 0,3-1, corde da 60m

Accesso: preferibile dal basso a piedi con buone condizioni nevose (valutare rischio valanghe e artva , pala e sonda). Dal passo Pordoi si sale verso la forcella Pordoi passando a dx di un promontorio roccioso che divide in due il pendio nevoso. Si prosegue in obliquo a sx fin sotto la parete rocciosa. Si segue così la cengia nevosa lungamente verso sx fino a raggiungere la base delle cascate Snowboard (a sx) e Avatar. (a dx) 1h30'  dal passo. L'accesso dall'alto in funivia ha lo svantaggio che si attacca sicuramente dopo altre cordate venute dal basso e le si disturba calandosi sulla via oltre a togliere un po' di sapore alpinistico alla salita.

L1: quest'anno preferibile su Avatar 45m WI4+ sosta su 3 chiodi 

L2: dalla sosta di Avatar salire in obliquo a sx per una goulotte incassata fino alla sosta su clessidra e chiodo sulla dx.  30m WI3  Le due lunghezze originali di Snowboard seguono la goulotte di sx (WI4) che si presenta un po' più sottile.

L3: Bellissimo camino con ghiaccio che attualmente si protegge praticamente tutto su ghiaccio. Si esce su neve e si sosta su spit. 35m WI4+M 

L4: Canale obliquo a dx e sezione finale su misto (2 chiodi) fino alla sosta. 55m AI2, M4

L5: Tiro delicato e poco proteggibile su misto prima in live obliquo a dx poi verso sx (cordino) fino a raggiungere la sosta al termine delle difficoltà. 15m M5

Da qui ci si può calare in doppia (da S3 ci si cala dritti e si trova a sx del camino una buona sosta a spit con anello. Da lì sempre dritti fino ad un'altra sosta a spit da cui si arriva agevolmente a terra) o proseguire fino in vetta passando per un caratteristico foro e scendere dalla normale del Pordoi o in funivia.

Bella salita molto frequentata. Attenzione alla caduta di ghiaccio in presenza di altre cordate e ai pendii d'accesso da percorrere solo con neve ben assestata.


INFO TECNICHE EYWA (PARTE ALTA)

250m WI5 M5

Materiale: Nda, 10 viti tra cui alcune corte, friend 0,3-1, corde da 60m

Accesso: 50m circa prima di Avatar e SnowBoard un canalino nevoso ripido sale verso una prima colata di ghiaccio verticale. Sostare a dx della colonna in una nicchia su friend 0,75 e 1.

L1: Colonne verticali con scalata tecnica. Segue un muro meno ripido fino ad un pendio dove si attrezza la sosta su ghiaccio. 35m WI5

L2: Salire verso destra prima per misto poi per ghiaccio a tratti sottile. Dopo un tratto più verticale raggiungere la sosta su 2 chiodi integrabile con friend 0,5. 35m WI4 R

L3: Salire sopra la sosta su ghiaccio attualmente un po' cariato e poco proteggibile fino a moschettonare un buon chiodo a dx. Affrontare una breve sezione di misto ostico. Continuare più facilmente per un diedro canale con tratti in ghiaccio. Sosta attrezzata su clessidre a sx. 30m WI5 M5

L4: Seguire il canale nevoso incontrando una sosta su clessidra sulla sx che si utilizzerà in calata. Si supera una sezione di ghiaccio e un tratto di misto quindi per un canale si raggiunge la sosta su clessidre a sx. 70m WI3 M3

L5: Per neve e misto semplice si raggiunge uno spuntone cordonato. 35m M1

Da qui si raggiunge facilmente il plateau sommitale. Si può scendere comodamente in doppia o dalla normale o in funivia.

Bellissima via di ghiaccio e misto! Attualmente pochissimo ripetuta, richiede un po' di attenzione per le condizioni del ghiaccio delicate. 

il primo tiro di Avatar quest'anno molto ricco di ghiaccio mentre in apertura era M6


sul primo tiro di Avatar


il bellissimo terzo tiro di snowboard che segue un camino ghiacciato


il quarto tiro di snowboard lungo un facile canale con una sezione di misto alla fine










il buco da cui si accede al plateau sommitale


  


Alice precisa sul primo tiro della parte alta di Eywa (WI5)





il secondo tiro molto bello e a tratti delicato per il ghiaccio sottile




la partenza pepata di L3 che presenta ghiaccio un po' degradato







io e l'Arata in un momento di gaudio

Finalmente con Alice riusciamo a combinare la nostra vacanza dolomitica a fare ghiaccio. Dopo aver stivato tonnellate di cibo e ferraglia dentro il furgone e avere sbolognato il nostro amato e voluminoso quadrupede ai genitori di Alice partiamo verso l'est!
Arriviamo a mezzanotte al passo Pordoi e al mattino partiamo con calma verso l'attacco di Snowboard. Ci sono alcune cordate davanti a noi ma procedono regolari e senza tirare giù tanto ghiaccio. 
Attacco il primo tiro di Avatar che quest'anno è pieno di ottimo ghiaccio rispetto alle esili placche e al misto delicato dell'anno scorso. Per contro la parte superiore di Avatar non è formata. 
Un tiro di raccordo ci porta al bellissimo camino ghiacciato di snowboard che è in ottime condizioni e con tanto ghiaccio. La ruggine è tolta e riscopriamo il piacere della scalata su ghiaccio e misto. Saliamo anche l'ultimo tiro su una placca delicata e un po' sprotetta e iniziamo soddisfatti le calate.
Scendendo notiamo che la parte superiore di Eywa , che segue la vecchia via Abram è formata (la parte sotto la cengia invece si è degradata nei giorni scorsi). Così decidiamo di infilare buona parte del materiale in un pertugio per salire leggeri l'indomani.
Scendendo ci godiamo un tramonto incredibile con un tripudio di colori tipico di questa magnifica stagione.
Rientriamo con l'ultima luce al furgone e ci viziamo tra pasta al pesto, cinebasto a manetta e guerre stellari sul portatile. Nel buio della notte un furgone si parcheggia praticamente accanto a noi.
Da bravi Liguri iniziamo subito a mugugnare: " Eh ma belin con tutto il parcheggio vuoto sto qui ci deve venire a parcheggiare in braccio!". 
Invece il "disturbatore" si rivela essere il buon Claudione, mio compagno al corso aspiranti che rivedo con gran piacere.   
Il giorno dopo arriviamo con calma sotto Eywa e ci godiamo la nostra solitudine mentre Snowboard viene presa d'assalto. Alice supera con solidità il primo tiro bello verticale su delle colonne. Io mi emoziono sul secondo tiro non difficile ma non proteggibile al millimetro.
Sul terzo tiro mi emoziono ancora di più nei primi metri che sono su ghiaccio abbondante ma un po' cariato e da pulire. Dopo aver messo due viti dubbie e lapidato Alice nella mia opera di pulizia  moschettono con gioia il chiodo lasciato dagli apritori. Un ultimo passo su misto conduce a del terreno più facile. Seguiamo così le ultime lunghezze di questa bella via effimera e raggiungiamo il plateau sommitale del Pordoi.
La vista spazia sulle cime circostanti in questa giornata stupenda. Carichi di emozioni, di bellezza e di gratitudine ritorniamo al furgone dove ci attendono tortellini in brodo e un altro capitolo di Guerre Stellari.