FLAUTO MAGICO IN VALLUNGA 30 dicembre 2022

 

avvicinandoci a questa incredibile struttura 


in lontananza si vede la Piovra




una cordata sul primo tiro


io in uno dei rari momenti in libera... 


Giacou sulla bellissima colata che divide le due sezioni rocciose di L1


attacco della prima candela




un tiro spettacolare!


la sosta 3 con il "libro di vetta". Ma resta ancora da fare il tiro più duro



erogando sull'ultima candela

la sudatissima sosta finale!


in calata si vede bene l'ultimo free-standing che ho salito nel diedro a sx e poi sul filo



finalmente si scende! pochi tiri ma belli intensi







INFO TECNICHE:

140m M9 o A1 e WI6

Materiale: corde da 60m, 12 viti, 12 rinvii, eventualmente una longe da artif a testa per il primo tiro  

Via glaciale magnifica e impressionante. Anche se non si ha il livello per fare la libera su L1 le lunghezze sono così belle e suggestive che ne vale assolutamente la pena!

Dal parcheggio della Vallunga si risale la valle fino a vedere la cascata sul lato sx (destra orografica). Si risale il ripido canalone fino alla base. (1h40')
L1- 25m M9 o WI5 e A1 interamente attrezzato a fix. Si usano comunque 1-2 viti. In libera è molto duro ma si passa facilmente in A0 con un passo di A1 alla fine. Sosta su fix.
L2 45m WI5 Traverso a sx tra le frange e gran muro di ghiaccio a 85° continui. Sosta su fix a sx della candela.
L3 40m WI5+ Salire il grande freestanding costantemente verticale e su ghiaccio a volte complesso ma con possibili riposi. Gli ultimi metri sono su terreno appoggiato. Sosta a sx della candela su 3 fix con "libro di vetta"
L4 30m WI6 Salire la candela costantemente verticale e su ghiaccio poco lavorato. Sosta a fix sulla sinistra.
Con due calate (S4-S2 S2- terra) si raggiunge la base.

Con Giacou (Giacomo Bassignano) approdiamo nottetempo in Val Gardena dopo aver salito la bella Avatar al Pordoi e aver festeggiato con varie birrette. Le nostre esigenze sono semplici e primordiali. Acqua, cibo, riposo e calore. Trovata l'acqua e un parcheggio idoneo per il furgone accendiamo il cinebasto (la potente stufa a gasolio cinese per scaldare l'abitacolo..) a manetta e iniziamo a spadellare.
Dormiamo come dei re e con calma al mattino ci avviamo a piedi lungo la Vallunga. 
Il nostro obbiettivo iniziale è la Piovra ma la vista del Flauto formato ci tenta. Ci pensiamo un po' e poi decidiamo di andare a vedere. Davanti a noi solo una cordata di lingua tedesca e dietro di noi nessuno. La struttura è uno spettacolo della natura con le grandi stalattiti che pendono dallo strapiombo iniziale sovrastate dalle due grandi colonne.
Il primo tiro mi lascia poco spazio per il bel gioco ma nel mio tirare quasi tutto arrivo rapido in sosta. Le sezioni su ghiaccio di questo tiro sono davvero belle e la sosta nel vuoto in mezzo a questi tentacoli ghiacciati vale il viaggio.
Con un passetto delicato prendiamo il muro del secondo tiro, anche questo bellissimo e fortunatamente più classico. Siamo alla base della prima candela che mette una certa soggezione per la sua lunghezza e verticalità. Da sotto la base della colonna non sembrava bellissima ma vista da vicino è buona e le temperature sono corrette.
Mi decido a partire. La scalata è impegnativa e tecnica ma i riposi non mancano grazie ai grandi petali presenti. Raggiungo entusiasta la sosta su una comoda cengia e in breve Giacou mi raggiunge. Siamo ormai immersi nella nebbia e l'ultima candela sembra ancora più difficile sebbene più corta.
L'altra cordata l'ha salita sul lato interno per poi riportarsi all'esterno ma l'idea non mi ispira. Salgo direttamente all'esterno per una sorta di diedro ghiacciato in cui riesco a incastrarmi col corpo. Tutte le cose belle hanno una fine e mi tocca uscire sul filo del pilastro che si presenta tutt'altro che lavorato. 
Con una bella battaglia e un paio di resting in uscita raggiungo la fine di questa incredibile cascata. 
Una bella stretta di mano e iniziamo a calarci nella nebbia. Siamo belli tritati nonostante abbiamo fatto "solo" quattro tiri e più che mai soddisfatti.
Rientriamo con calma godendoci la bellezza di questa valle magnifica e sognando nuove avventure.
Purtroppo dobbiamo rientrare a occidente ma sicuramente torneremo da queste parti. Il ghiaccio adeso alla dolomia è uno spettacolo.