ROSE - MARGUAREIS - SOLITARIA INVERNALE E IN LIBERA (con RELAZIONE)- gen 2019

                                                                             

                                                                              RELAZIONE


la magia dell'inverno sulle alpi del sud

l'attacco della via



L2 M4+/M5
la grottina dove di attrezza la seconda sosta
                                   provvidenziale placage in uscita dal grottino . passo singolo sull' M4
parte alta di L3
il traverso su neve di L5. delicato in base alle condizioni della neve. evitato da Parodi, Scotto e Asteggiano

                                          il canale finale di L5 che porta contro il bastione finale



la prima parte di L6 (M5)
variante su L6. Enrico aveva continuato dritto su per il diedro.
quasi fuori.. ma manca il tiro chiave!
il tratto chiave di L7. Offwidth con uscita su rigole... 




parte finale di L7 dall'alto



Arrivo al Garelli con un tempo da lupi e visibilità zero.
Il rifugio è vuoto ma accogliente in questa notte tetra. 
Dubbi e incertezze. 
Fuori persiste un nebbione impenetrabile e pigramente cadono fiocchi di neve umida che si incolla ai tavoli di legno.
Esco dal rifugio verso le sei e mi incammino verso i laghetto in uno scenario surreale tra i bagliori della luna e i vapori che si alzano a folate dal fondovalle. 
Mentre risalgo il canale dei Genovesi verso l'attacco il tempo si aggiusta del tutto e le pareti sembrano piuttosto pulite.
Un tiro alla volta ho il piacere di scoprire questa bellissima via in condizioni davvero belle e piacevolmente tracciata!
Arrivo trovando il giusto lungo e a tratti divertendomi fino a metà dell'ultimo tiro.
Poi son bestemmie e cristi volanti per riuscire a ribaltarsi fuori dal camino su delle belle rigole spruzzate di neve.
Nel camino da bravo bruciato dimentico anche il casco che mi sono tolto perchè non riuscivo a girare la testa.
Arrivo in vetta in totale solitudine grato per la giornata che ho avuto modo di vivere.
Sasso Enrico hai fatto un capolavoro per stile e palle!

Post scriptum

Ammetto di avere provato una grande invidia quando Enrico aprì questa via.
Aprire una via nuova, da solo, sul Marguareis e in inverno non è cosa da poco e era un po' un mio sogno. 
Enrico lo ha fatto a modo suo e con un grande stile. Poco materiale, nessuna ricognizione, condizioni dubbie e tanta grinta. 
Tra l'altro il temibile bastione finale con la sua offwidth breve ma bella cattiva sono decisamente evitabili sulla sinistra con percorso logico e meno difficile (come hanno poi fatto Parodi, Scotto e Asteggiano). Ma Enrico voleva la via diretta. Anche se stava venendo tardi si è cacciato su di lì, ha lottato e a bestemmie ne è uscito.
Io, da amante del Marguareis invernale non potevo farmi sfuggire questa salita e un po' perchè non trovavo soci, un po' perchè non sono stato troppo a cercarli, sono andato su da solo.
Era passato un mese dalla salita di Enrico e la via era tutta tracciata e con neve cemento! 
Tutto è andato liscio a parte un po' di lotta sugli ultimi metri dell'ultimo tiro..
Ma aprire e ripetere sono proprio due cose diverse e non posso che dire: grande Enrico!