VERDON - PAROI ROUGE - GUY HERAN (CON RELAZIONE) giugno 2016




Al couloir Samson con vista sull'imponente Paroi du Duc


L'impressionante paroi rouge

Sulle rampe iniziali



La prima grotta

Il soffitto


Inizio del traverso


Il traverso aperto in origine su lamette e rurp.. ora 6b


Alice sul tetto di A2


Le dure fessure sopra il tetto




Ancora fessure strapiombanti


Il tiro d'uscita

Scartabellando la guida del Verdon con Alice più volte ci siamo lasciati incuriosire dal Paroi Rouge con la sua classica via Guy Heran, una via misto libera- artificiale degli anni 70, sulla carta neanche troppo dura ("grande ambiance pour une belle aventure").
Il tracciato poi non lascia intuire come la parete strapiombi vergognosamente nella parte superiore e il 6a/A1 indicato non suscita eccessivi timori.
Complice l'entusiasmo carico di ottimismo e inconsapevolezza di Alice andiamo.
Il nostro amico Jean Marc, gestore del camping Bio nonchè forte moniteur d'escalade, quando gli diciamo dove andiamo dice: "Ah me vu fet se genre de vua?? ah vu fe ossi du brico!!". Come a dire non sapevo veneraste il demonio..
Lo ribecchiamo il mattino dopo in paese e ci incita col sorriso maligno di chi sa bene cosa ci aspetta.  
La prima rampa coi suoi 5b+ d'annata in fessura si lascia salire bene. Arriviamo alla prima grotta che si traversa facilmente. 
Per raggiungere la seconda grotta c'è un traverso indicato come A1 ma si scala bene in libera sul 6b.
Segue un tiraccio vecchia scuola di carpenteria su soffitto orizzontale che porta in mezzo all'aria e ai gipeti. 
Fin qui tutto gestibile, siamo ottimisti e pensiamo di uscire senza problemi sui rimanenti tiri di 6a/A1. 
Chi esce senza problemi è invece un chiodo U munto un po' baldanzosamente in una sezione di artificiale che destabilizza un poco l'umore. Più su provo l'ebbrezza di un'uscita in libera dalle staffe che si rivela prematura con conseguente stritolamento di tacche e grande disagio fino ad una sosta di una scomodità inconcepibile. 
Alice si diverte sul tiro sopra dove, non capendo come artificializzare il primo passo, si trova a erogare brutalmente su tacche e pinzate per brancare il primo cordone a portata di mano.  
Si continua così a sberle per altri due tiri sempre su questo genere austero, aereo e antico fino alla guadagnatissima sommità. La scoperta del PEGGIO VERDON continua alla grande.