DIRETTA AL CASTELLO DELLE AQUILE (MARGUAREIS) PRIMA INVERNALE gen 2015

                                                                    RELAZIONE



ravanando tra i mughi sullo zoccolo del pilastro


la rampa obliqua vista da sopra

vista sullo scudo della pera 


l'inizio del punto peggiore del traverso
traversaccio in puro stile Marguareis su tegoline e neve così così


la via sale il camino-goulotte a destra

nel camino

in punta dopo ore e ore di ravano

Dopo l'invernale del canale dei Monregalesi l'alta pressione continua e viene voglia di lanciarsi in un'altra grande avventura. 
Fulvio non può così coinvolgo Andrea Parodi che accetta entusiasta. Abbiamo in mente varie linee possibili in questo inverno speciale. Le pareti del Marguareis sono ben cariche di neve trasformata come non accade spesso. 
Decidiamo alla fine per questa linea logica e ingaggiosa che borda il pilastro a Pera per poi risalirne il fianco sinistro fino alla cresta sommitale.
Passiamo la notte all'invernale del Garelli e prima dell'alba ci incamminiamo verso il laghetto del Marguareis. Traversiamo sotto la bastionata e iniziamo a risalire lo zoccolo irto di mughi del pilastro a Pera.
In generale conviene risalirlo dal lato ovest rivolto verso lo Scarason che presenta una comoda rampa erbosa o nevosa secondo la stagione a 30-35°.
Ignari di tutto ciò, saliamo direttamente da nord est dove lo zoccolo si presenta più ripido e più ricco di mughi. Peraltro è più caldo dei giorni precedenti e la neve è un po' meno dura.
Insomma, ravaniamo alla grande sfondando e incastrandoci con le punte dei ramponi tra gli arbusti.
Raggiungiamo il ripido pendio erboso sotto il pilastro che si presenta ricoperto da neve infida ma qualche mugo ci permette di proteggerci.
Sotto il pilastro prendiamo una rampa nevosa verso sinistra e raggiungiamo il pino mugo da cui inizia la parte più esposta del traverso. Andrea pianta un paio di chiodi e supera il traverso. 
Io lo seguo superando un tratto abbastanza infame su tegoline di roccia instabili e neve inconsistente.
Il muro innevato davanti a noi sembra decisamente ostico ma sulla destra si vede un diedro camino verticale con del ghiaccio sul fondo. Lo salgo con scalata abbastanza impegnativa . 
Un tiro di neve ci porta sotto un diedro canale quasi verticale di neve, roccia e erba. Lo salgo più veloce che posso visto che sono partito senza la frontale in testa. 
Dopo una sezione impegnativa e molto delicata arrivo su terreno meno ripido e faccio sosta mentre sopraggiunge l'oscurità. Andrea sale un tiro su neve che porta sulla cresta sommitale del pilastro.
La cresta nevosa è bellissima e affilata, illuminata dalla luce della luna piena. Sembra di esser sul Monte Bianco più che sul Marguareis..
Finalmente con un ultimo tiro su misto superiamo l'ultimo risalto roccioso e arriviamo in vetta alle 20:30. Che viaggio! Che avventura!
Intorno a noi pendii nevosi scintillanti modellati dal vento e solitudine nel freddo della notte.
Lentamente scendiamo verso il passo del Duca e da lì nel giro di qualche ora alla macchina. 
Il magnifico epilogo saranno i comodi letti e le calde coperte a casa di Andrea ad Entracque!