il passaggio delle Tre Vie in veste estiva durante la mia solitaria del 2012 |
il tratto chiave del canale dei Monregalesi |
la seconda strozzatura |
il passaggio delle tre vie a gennaio 2014 |
il tratto chiave senza ghiaccio |
Si scende! Giovanni in calata.. |
la potenza dello Scarason invernale |
da sinistra a destra: Armusso, Garelli, Gastone, Castello delle Aquile e Scarason |
verso l'evidente canale |
il passaggio delle Tre Vie in veste invernale |
risalenda la fissa sul passaggio delle tre vie |
Fulvio attacca l'effimera colata di ghiaccio del tratto chiave |
la seconda colata di ghiaccio polistirene.. condizioni spettacolari |
l'ingresso nel canale superiore |
quasi al colle |
Fulvio esce dall'ultimo risaltino |
Io e Fulvio al Colle |
Il canale dei Monregalesi è uno dei più evidenti solchi che incidono la bastionata del Marguareis.
Più volte tentato dai Monregalesi e infine salito dai Torinesi Biancardi, Maccagno e Rabbi offrì il primo passaggio di sesto grado del gruppo del Marguareis.
Fu dedicato ai Monregalesi anche se Sandro Comino sospettò sempre che più che di un sincero omaggio ai loro tentativi questa dedica fosse una sottile derisione alla vanità dei loro sforzi.
Dopo esser sopravvissuto alla via Aste alla punta Oreste Gastone e alla via del Canale Nero con Andrea Parodi, gli chiesi informazioni su questo misterioso canale caduto nell'oblio.
Nell'agosto del 2012 mi avventurai alla scoperta di questa via da solo. Superai il passaggio delle tre vie (un tiro di V A2 che risulta l'unico modo per superare la fascia di strapiombi che difende il canale) ma mi arenai contro il liscio camino del tratto chiave. Riuscii ad aggirarlo per delle placche a destra per poi rientrare nel canale. Un ultimo risalto di buona roccia e dei ripidi prati pieni di fiori e insetti mi portarono al colle dei Monregalesi.
A gennaio 2014 con Giovanni andavamo spesso in montagna insieme ed eravamo belli caldi.
Salimmo al Garelli il sabato dimenticandoci i caschi entrambi..
Per sopperire al problema prendemmo due pentole del locale invernale e le trasformammo in dei caschi di tendenza. Il Marguareis offriva quei giorni neve inconsistente e zero ghiaccio.
Il passaggio delle tre vie richiese tre ore di tempo e tanta perseveranza. Tuttavia il tratto chiave del canale era senza ghiaccio e vista anche l'ora, decidemmo di scendere.
L'inverno successivo offre finalmente una lunga finestra di alta pressione con le pareti ben innevate e la neve consolidata. Con Fulvio Scotto e Alberto Berloffa saliamo direttamente all'attacco del canalone per attrezzare il passaggio delle tre vie. Il canale inferiore offre solo due brevi passaggi tecnici e lo saliamo velocemente.
Sul tiro di artificiale parto un po' troppo confident e il primo chiodo a cui mi attacco esce facendomi dare una culata nella neve.. Chi bene inizia!
Poi va tutto abbastanza liscio a parte le tempistiche interminabili e l'uscita in traverso su neve dubbia che regale troppe emozioni.
Bertu da secondo sale agile come un furetto pulendo il tiro. Mettiamo delle corde fisse e andiamo verso il Garelli.
Bertu deve rientrare a casa per degli impegni e rimaniamo io e Fulvio. Nel locale cucina con la stufa accesa si sta bene ma nel dormitorio si gela. Fuori ci sono -15° con vento teso!
Posticipiamo la sveglia più volte perchè sentiamo sempre il vento ululare.
Verso l'alba il vento diminuisce e ci avviamo. Risalita la corda ci addentriamo nel canale e scopriamo una magnifica e sottile colata di ghiaccio polistirene.
Fulvio sale con grinta un tiro spettacolare tutto su ghiaccio e neve a tratti anche belli sottili ma con buone protezioni su roccia. Io salgo un tiro sempre bellissimo ma meno ripido e raggiungo l'imbuto nevoso superiore.
Arriviamo al colle col sole già basso in questa freddissima e magica giornata invernale.
Il sogno di questa salita invernale è diventato finalmente realtà.